giovedì 19 novembre 2009

Naxos: "Il porto delle nebbie"

Come rilevato da alcuni articoli di stampa , il porto di Naxos si conferma ancora una volta “il porto delle nebbie” , la questione è alla ribalta del dibattito politico e sociale da oltre 50 anni , senza mai arrivavate ad una definizione. Una “araba fenice “ che tutti dicono di vedere al più presto realizzata , salvo poi a scoprire che non è così.
Negli anni passati i tentativi sono stati molti e anche coraggiosi , ma c’erano molti che si opponeva perché allora si diceva “ distrugge la baia “ o muta gli equilibri biologici della baia" e via discorrendo ; gli stessi che oggi magari si sono incomprensibilmente convertiti . Questo breve esempio ci serve per far comprendere perché a Naxos il porto non si è realizzato, semplicemente perché le posizioni sono strumentali e non hanno come fine la realizzazione dell’opera.
La strada imboccata per la realizzazione , con l'invio degli atti a Roma, è un vicolo cieco che non porterà ad alcun risultato , per diversi motivi politici e tecnici. I problemi tecnici più evidenti sono il fatto che le proposte progettuali (private ) sono non idonee alla morfologia del sito, eccessive e di pesante impatto ambientale ; non risulta adeguata la tipologia di finanziamento in project- financing in quanto data la modestia dello specchi d’acqua e quindi dei posti barca risulta dal punto di vista strettamente diportistico anti economica .Gli elementi di carattere politico fanno riferimento al fatto che la nostra consorella Taormina si è sempre opposta ad un porto a Giardini Naxos se prima non se ne realizza uno a Taormina , magari sul Monte Tauro ; è di tutta evidenza che Taormina non può mai avere un porto turistico in quanto , diciamo noi a ragione , non figura nell’elenco dei 42 porti decretati dalla regione siciliana nel “Piano strategico per lo sviluppo della nautica da diporto in Sicilia” per il quale la regine ha stanziato 58 milioni di euro, elenco in cui è presente invece Naxos. E qui arriva la questione di come realizzare il porto a Naxos : la strada maestra è quella di presentare un progetto a finanziamento interamente pubblico (magari coinvolgendo anche Taormina) per il completamento dell’attuale molo con il minimo impatto ambientale che sia utile per i pescatori e piccoli e medi diportisti e consenta la presenza di strutture per la ricezione dei croceristi e nulla più , senza mega yachts o mega store e cose simili. Non si può fare diventare cavallo un mulo, la realtà e questa il resto e fumo ,chiacchiere e viaggi inutili e costosi.

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